Leadership training

Leader si nasce o si diventa? Le occasioni per formarsi non mancano; così come gli stili di leadership che si moltiplicano quasi fossero delle specializzazioni delle scuole. Ed esiste anche un Leadership Center (MIT) che negli Stati Uniti, oltre che formare, analizza le modalità più appropriate di guida delle organizzazioni.

In Italia per formare i leader ci sono scuole diverse; un’idea innovativa è sicuramente quella del progetto che ha portato in carcere un gruppo di manager affinché l’esperienza fosse una scuola di motivazione. L’intento finale è quello di ottenere un manager che sia anche leader ed avere effetti benefici sul fatturato (come si legge in questo articolo de IlSole24Ore). Sui risultati si riescono a trovare notizie meno certe. Le caratteristiche di un leader (almeno le principali secondo il mio modo di vedere) le avevo scritte in un post di qualche tempo fa: competenze, fiducia, condivisione. La questione è dove andare a prendere chi ha queste caratteristiche o come fare in modo che siano sviluppate da chi ha ruoli di responsabilità. La formazione è senz’altro utile ma, personalmente, credo che la formazione che maggiormente va curata è quella iniziale, delle prime scuole (formali o meno) che ciascuno di noi frequenta. Una formazione con la quel, nel tempo, ciascuno di noi forma il proprio carattere e, soprattutto, determina i propri valori. Credo che questo sia importante e che non ci sia scuola, da adulti, che possa formare questa base su cui poi insistono tecniche, strumenti, stili. La disciplina, la determinazione, la lealtà, il carisma (solo per citarne alcuni) non si insegnano in nessun seminario e training sulla leadership.

I motivi per i quali è importante fissare dei principi (ciascuno i propri) ancora prima di far carriera sono essenzialmente due. Il primo è che gli stili di leadership, le tecniche di comunicazione, le modalità di relazione, gli schemi organizzativi son tutti elementi che, prima o poi, in un modo o nell’altro, verranno messi in discussione, modificati, alterati, innovati. Il secondo è che ciascuno di noi è leader, in un contesto grande o piccolo, in un momento della propria vita, in una situazione particolare. Ed anche nelle organizzazioni i traguardi si raggiungono meglio se la motivazione è diffusa e non se un gregge di gregari segue acriticamente un capo. Nella presentazione della scuola del MIT (Leadership Center) si legge “the idea that leadership today, even more than in the past, must come from every level of an organization or every part of an organizational network” . A scuola di leadership si comincia ad andare presto e non si smette mai.