Strategie di branding

In un post di questo blog ho descritto come è avvenuto un colloquio di lavoro in una media azienda di distribuzione commerciale italiana. Con grande sorpresa qualche tempo più tardi mi è arrivata la mail di un avvocato, incaricato dall’azienda citata nel post, con la quale si richiedeva la rimozione dello stesso.

Racconto questo episodio perché se ne possono trarre alcune utili riflessioni in merito alle strategie di branding di un’azienda. La prima è quella legata alla forza che possono avere le attività di social networking basate sul web: quel post era tra i primissimi risultati quando sui motori di ricerca si digitava “lavoro +  nome dell’azienda”. Oggi non è più sufficiente per un marchio che cerca visibilità affidarsi soltanto ai canali classici (spot, advertising, campagne pubblicitarie) perché i rumors della rete parlano con una voce costante e diffusa.  La seconda riflessione: se la prima mossa di fronte ad una minaccia (tutta da dimostrare) del proprio marchio è quella di affidarsi ad un consulente legale, significa che la strategia di un’azienda in questo senso è davvero molto lontana dal successo. Per una serie di motivi. L’efficacia: immaginiamo che i contenuti del mio post fossero stati scritti in un forum da qualcuno con un nickname. Come avrebbero fatto, e con che costi, a convincerlo a rimuovere o modificare i contenuti? Impresa ardua. I costi: un’attività di ricerca, analisi, individuazione e neutralizzazione di contenuti che minacciano il proprio brand a suon di interventi legali può generare spese non prevedibili. L’immagine: un’azienda deve decidere anche che vision intende comunicare nel mercato e lo stile con il quale ‘apparire’ agli occhi dei clienti ed anche di tutti gli altri stakeholders; su questo punto, chiaramente, ciascuno è libero di scegliere l’aggressività, la morbidezza o il dinamismo che vuole (per citare solo alcuni degli stili possibili).

Posizionare un marchio sul mercato è oggi una attività molto più complessa che in passato. Inventare, arrangiarsi, reagire istintivamente non sono pratiche che premiano. Un’attenta programmazione, la conoscenza e l’utilizzo di tutti gli strumenti di comunicazione e, soprattutto, una strategia basata su valori forti possono contribuire in maniera determinante al successo commerciale.